Storia

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1919: Tu Tuuuu, si parte

Narrano le cronache del tempo che la prima Gemonese, fondata nel 1919,giocasse in un campo situato nelle vicinanze della stazione dei treni. Quella della stazione, da cui tutto è partito, ci pare una bella metafora, consegnataci su un piatto d’argento dalla storia. Fatto sta che praticamente da subito si andò alla ricerca di una sistemazione più idonea, che fu presto individuata dai consiglieri dell’Unione Sportiva Gemonese dietro la latteria di Borgo Gois. Ma c’era un problema. I Soldi… A mettere mano al portafogli furono allora Enrico, Giuseppe e Umberto Pittini, Giuseppe De Carli, Ermes Disetti e Guido Fantoni e la Gemonese ebbe il suo campo. Enrico Pittini fu il primo presidente della Gemonese. Senza però i necessari lavori di sistemazione, vi era solo uno spazio pietroso , di sicuro non adatto al gioco del calcio nemmeno in quei tempi in cui tendenzialmente ci si accontentava di quello che c’era.

1927: Finalmente il Simonetti

Negli anni allo scopo di raccogliere fondi, vennero organizzati veglioni, spettacoli e pesche di beneficenza, ma fu solo nel 1927 che finalmente il campo sportivo, donato l’anno prima dal comune per mancanzi di fondi a mantenerlo, fu ultimato. Nel frattempo l’impianto era anche stato intitolato all’ammiraglio Diego Simonetti, gemonese nato il 14 Giugno 1865 e morto il 20 dicembre del 1925. Nonostante tutto il Simonetti non aveva servizi igienici, spogliatoi , docce, per cui arbitro e giocatori andavano a cambiarsi nelle case vicine e per i bisogni corporali degli spettatori c’erano i campi circostanti. Questa situazione sarà la norma pure per i decenni successivi, fino agli anni cinquanta.

1928-1942: Il ventennio e la Guerra

La Gemonese partecipa al campionato del Dopolavoro. Nel 1928 accede alle finali ma inizialmente vi rinuncia perchè viene negato il nulla osta a schierare due dei suoi giocatori più rappresentativi (in precedenza permesso). Protesta poi rientrata, ma una partita non verrà disputata a causa delle condizioni del campo, un altra per il mancato arrivo dell’arbitro, una terza gara viene invece sospesa a otto minuti dal termine per la rottura dell’unico pallone a disposizione. La vittoria viene comunque assegnata alla Gemonese perchè al momento dell’interruzione stava conducendo nel punteggio.
Segue quindi un anno e mezzo di di totale stop, finchè per fare ripartire l’attività calcistica ci vorrà un’apposita seduta tenutasi nell’aula magna del municipio.
Nel 1931 vengono anche effettuati dei lavori di ampliamento del Simonetti.
Sono anni particolari, gli anni del regime fascista, non c’è una vera e propria Gemonese, ma la squadra di Fasci Giovani, la squadra della Gil. All’inizio della seconda guerra il Simonetti venne utilizzato dalla Milizia come postazione di artiglieria contraerea, poi smontata nella primavera del 1942.

1942: Partecipazione Campionato

Nel 1942 l’A.C Gemonese partecipa al campionato di Seconda Categoria abbinato quel’anno al torneo “ Coppa M.O. Gino Nais“ .Esordio a Tolmezzo con successo per 3 a 2. Ma c’era la guerra , i giocatori erano sotto le armi e ci si doveva accontentare di vedere all’opera squadre di ragazzini.

1945: il motocarro del signor Cairoli

La data nefasta è quella del 23 dicembre 1945. Tolmezzo-Gemonese 8 a 2 con crollo nel secondo tempo e con la principali colpe rivolte… all’arbitro. Insomma cambiano i tempi ma non le brutte abitudini e le giustificazioni degli sconfitti. In contemporanea registriamo le gesta dell’U.S. Glemonensis, squadra parrocchiale impegnata in un campionato minore, i cui imperativi , dettati dallo stesso Monsigno Battista Monai erano “comandare a se stessi una condotta morigerata, cristianamente morale, obbedire ai dirigenti e valicare le Alpi” ciò ripudiare la mediocrità e tendere con tutta l’anima ai migliori campionati. Si segnalano le epiche trasferte con motocarro del signor Cairoli , precursore dei moderni pulmini.

1961: la nuova Gemonese

Parrà impossibile a chi legge, ma da una decina di anni il calcio a Gemona era scomparso, praticato esclusivamente nel cortile dei padri Stimmatini e nei prati della periferia. Nel 1961 venne allora creata la Società calcistica Gemonese Srl. I soci fondatori, riuniti ad un tavolo della trattoria Fabiani, sono Aldo Fabiani (presidente) Giuseppe Schettino, Eraldo Viali, Claudio Sangoi , Augusto Madotto, Umberto Dorotea , Luigi Pesamosca, Franco Contessi, Giacomo Lepore , Mario Londero. Ciascuno versa 500 lire , perchè per fare una società basata sulle quote era l’unico modo per (ri)cominciare. L’atto ufficia le venne redatto dal notaio Rodolfo Rodolfi. La Gemonese gioca per tre anni nel campionato Carnico sfiorando anche la vittoriadel titolo. Poi l’iscrizione al campionato Dilettanti , la seconda categoria Figc, l’immediata promozione in Prima categoria al termine della stagione 64-65. Nel mese di giugno del 1965 viene ancora una volta inaugurato il Simonetti rinnovato grazie ai 20 milioni di lire investiti dal comune, mentre la Gemonese ha affrontato di tasca i costi delle gradinate e varie attrezzature. L’anno successivo il Simonetti viene dotato di illuminazione. La squadra raggiunge intanto il settimo posto nei campionati di Prima Categoria girone A che allora costituiva l’analogo dell’attuale eccellenza. A riconoscimento che l’impianto sportivo Simonetti fosse uno dei più belli in regione, l’8 maggio 1966 si tenne lo spareggio per il primo posto tra Sacilese e Manzanese (risultato 3 a 0 arbitro Sig.Tamburini di Trieste). La magia, almeno in campo dura poco, nella stagione 68-69 la Gemonese chiude il suo girone all’ultimo posto con appena 4 punti, retrocedendo.

1976: il Simonetti diventa tendopoli

La stagione 75-76 per la Gemonese è strepitosa , a quattro giornate dal termine domina la classifica di Seconda Categoria con ben undici punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice, che era la Pasianese. Ricordiamo che ai tempi le vittorie valevano due punti, per cui i nostri avevano di fatto già vinto il loro campionato quando arrivò… il terremoto del 6 Maggio. La squadra riuscì a completare la stagione (una vittoria e tre pareggi nelle rimanenti partite) trasferendosi al campo sportivo Tarcisio Goi per la sopravvenuta indisponibilità del Simonetti che, in piena emergenza, fu utilizzato come tendopoli. L’anno successivo la Gemonese iniziò la stagione a Lignano, per poi ritornare al Tarcisio Goi, chiudendo in ottima quarta posizione in classifica. Rientrata in possesso del Simonetti la squadra giallorossa riuscì in seguito a mantenere la categoria per alcuni anni, salvo poi precipitare addirittura interza categoria nel 1984, il suo momento più nero.

1984: l'ennesima rifondazione da il via all'era Benvenuti

Come si è ben capito la storia della Gemonese è ricca di stop e ripartenze. Il 6 febbraio 1984 viene costituita davanti al notaio Marcello Mauro l’Asoociazione Calcistica Gemonese. Ivano Benvenuti presidente , Franco Tuti vice presidente , segretario sarà Ernesto Cargnelutti, l’economo Roberto Cedaro,mentre i consiglieri sono Oscar Patat, Delio Bizi, Egidio Forgiarini, Abramo Londero, Santo Londero, Francesco Rossi, Valentino Stefanutti,Livio Zamparutti, Luigi Dapit, Ferdinando Guerra, Aldo Marmai, Sergio Cum, Marcello Forgiarini, Pietro Venturini, Piergiovanni Londero. Si tratta non solo di rilanciare il principale sodalizio calcistico cittadino, ma anche di riportarne la prima squadra nei campionati più nobili del mondo calcistico dilettantistico regionale. Cosa che in effetti succede e addirittura, sette anni dopo, un pareggio 2 a 2 ad Artegna il 5 maggio 1991 vale la promozione nella neo costituita Eccellenza con un turno di anticipo. Superflua la successiva partita vinta 5 a 2 contro Fagagna. Nel frattempo gli ambiziosi interventi destinati a trasformare il “Campo Simonetti in “ Stadio Simonetti “ hanno costretto la dirigenza a chiedere ospitalità a Trasaghis. L’esilio della Gemonese la porterà ad usufruire per le gare interne del Polispostivo e del Tarcisio Goi di Campagnola.
Come vedete corsi e ricorsi storici…

1991-1996: gli anni di dell'Eccellenza

In Eccellenza la Gemonese esordisce con un successo per 3 a 2 a Grado. Seguirà il debutto casalingo contro la Cormonese (uno scialbo 0 a 0 al Polisportivo).
Il campionato di calcio di Eccellenza regionale 1991-1992 è stato il primo organizzatoin Italia. Rappresentava il sesto livello del calcio Italiano. Oggi è il quinto.
I primissimi campionati sorridono ai giallorossi, quinto posto nel 91-92, settimo nel 92-93, sesto nel 93-94.
Nel maggio 95 arriva un inattesa sofferta salvezza ed un tredicesimo posto in classifica, per cui la Gemonese deve ringraziare in particolare Gianni Londero , capocannoniere del torneo con 15 gol all’attivo. Dovranno passare ben 23 anni prima che il titolo di di miglior marcatore dell’Eccellenza ritorni in città per merito di Marco Nardi autore di 18 reti nel campionato 2017-2018. La retrocessione è rimandata di un solo anno, dato che la Gemonese chiuderà all’ultimo posto il campionato 95-96 con appena 7 punti all’attivo.
Quando finalmente la Gemonese può rientrare al Simonetti, il nuovo “magnifico Simonetti“, il 12 gennaio 1997, dopo sei anni di lontananza, il campionato è quello di Promozione e i festeggiamenti per l’inaugurazione vengono parzialmente rovinati dal risultato: Gemonese – San Daniele 1-3.

1998: arriva Pretto

Il patron dell’Associazione Calcistica Gemonese, Ivano Benvenuti, dopo 14 anni ha deciso di cedere il timone. Per ripartire ancora una volta, l’ennesima, servono forze fresche. Ragionando sul possibile successore giunge alla conclusione che il profilo ideale sarebbe quello di Pretto Pino, all’epoca presidente del Castello, Campionato Carnico.
Pretto accetta senza farsi pregare e per affrontare la nuova avventura si porta dietro tutti i suoi uomini di fiducia, primi fra tutti il braccio destro Claudio Gubiani e l’allenatore Pino Cortiula.
Nel frattempo la gemonese è precipitata in Prima Categoria, un campionato, diciamolo, non consono a una piazza come quella di Gemona e per fortuna abbandonato di nuovo nel giro di un paio d’anni, al termine cioè del campionato 1999-2000, quello della risalita in Promozione attraverso la fase dei playoff.
Ma non esistono delle belle storie senza almeno qualche inconveniente, e alla Gemonese capita di dover ricominciare da capo la sua scalata a seguito della retrocessione del 2003.
Seguono altre tre stagioni in “castigo”, quindi il ritorno in Promozione, nel 2006, da vincitrice del girone B di Prima Categoria.
Il sogno di Pretto e compagni è però quello di andare a riprendersi il campionato di Eccellenza e si avvera dodici anni più tardi, al termine del campionato di Promozione 2009-2010, chiuso dai nostri con dieci punti di vantaggio sul San Daniele, squadra seconda classificata.
Marco Rossi, 23 reti, è il capocannoniere del torneo. Paolo Giorgi, secondo a pari merito, contribuisce con i suoi 18 gol, formando con il compagno di squadra una coppia d’attacco destinata a entrare nel mito giallorosso.

2011-2018: le grandi partite

Il 17 maggio 2011 allo stadio Simonetti, strapieno per l’occasione, si commemora non solo il 35° anniversario del terremoto, ma anche Enzo Bearzot. In campo molti degli eroi del Mundial ’82 contro la rappresentativa di vecchie glorie del Friuli Venezia Giulia.
Vinca l’Italia 1-0 con il gol di testa di Ruggiero Rizzitelli su pennellata dalla destra di Giancarlo Antognoni.
Poco meno di due anni dopo, il 7 aprile 2013, allo stadio Simonetti la Gemonese affronta l’Unione Triestina 2012, nata dal fallimento dell’Unione Sportiva Triestina Calcio. La gara si sarebbe dovuta disputare già all’andata, ma per ragioni di sicurezza, la Questura di Udine aveva chiesto e ottenuto l’inversione del campo.
L’atmosfera è insomma quella delle occasioni irripetibili e la Gemonese, pur lasciando il controllo del gioco all’avversario, passa addirittura in vantaggio dopo meno di venti minuti grazie ad un contropiede del solito Marco Rossi, attaccante destinato a superare la soglia delle cento reti in maglia giallorossa.
Il pareggio degli ospiti arriverà purtroppo nel finale della gara.
Altro giro di corsa. Il 6 gennaio 2017 si gioca a Manzano la finale di Coppa Italia tra il Cjarlins Muzane e la Gemonese. I nostri non partono favoriti contro la squadra che vincerà il campionato, ma riusciranno lo stesso ad alzare la coppa grazie al rigore realizzato da Jonathan Tocchetto al 78’.